Lo studio delle religioni, e in particolare l’approfondimento delle Sacre Scritture che compongono la Bibbia, aprono prospettive non solo spirituali.

Personalmente ho trovato l’incoraggiamento ad unire la passione per la ricerca a quella della realizzazione spirituale. Storia, Filosofia, Archeologia si uniscono per scandagliare il passato, il presente e si proiettano nel futuro.

I ritrovamenti di Qumran sembrano ideali per stimolare la suggestione, proponendo misteri ancora da svelare con l’apporto delle scoperte archeologiche che aiutano a ricostruire la storia, la cultura, le credenze diffuse in Palestina circa 2000 anni fa. Le discipline coinvolte sono innumerevoli, e le accezioni letterarie ancora tutte da approfondire. I documenti hanno allargato di circa 1200 anni la tangibilità delle conoscenze storiografiche.

L’opportunità di partecipare alla missione a Gerusalemme per lo studio dei manufatti ritrovati nelle grotte, la visita a Khirbet Qumran nel deserto della Giudea, il sopralluogo alla grotta 1Q, sono solo, spero, una tappa di un’avventura favolosa iniziata con la candidatura al dottorato di ricerca (PhD) in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica di Lugano (Università della Svizzera Italiana), sotto la sapiente guida del Prof. Marcello Fidanzio (1).

(1) Marcello Fidanzio, professore ordinario alla Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata all’Università della Svizzera Italiana (USI). Direttore dell’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche FTL; membro del Centro di Judaica Goren Monti Ferrari USI FTL. 
Direttore della commissione ricerca FTL e membro della commissione relazioni internazionali USI. 
Ha fondato e dirige la summer school “Gerusalemme” dedicata all’archeologia per lo studio della Bibbia (www.archaeojerusalem.org) a cui aderiscono dodici università.
È stato professore invitato all’École Biblique et Archéologique Française di Gerusalemme, all’Università di Losanna, alla Hebrew University di Gerusalemme, all’Università degli Studi di Torino, alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze), Ernest S. Frerich Annual Professor al W.F. Albright Institute of Archaeological Research di Gerusalemme. Nel semestre primaverile 2025 sarà professore invitato al Pontificio Istituto Biblico di Roma.
Chercheur associé all’École Biblique at Archéologique Française 
Ricercatore affiliato del Cluster of Excellence ‘Understanding Written Artefacts’ (University of Hamburg)  
Membro del comitato scientifico di Rivista Biblica

Premi ricevuti: 
Ricerca Scientifica
2019 Biblical Archaeology Society, “Best Scholarly Book on Archaeology” per il volume The Caves of Qumran, Proceedings of the international conference, Lugano 2014. Edited by Marcello Fidanzio (STDJ 118; Leiden: Brill, 2016).
Comunicazione Scientifica
2023 ADUTEI “Premio Stampa” per il programma televisivo Viaggio nella Grande Bellezza: Gerusalemme. 
2021 Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, “Certificato di Eccellenza” per l’originalità
della proposta formativa sull’archeologia di Israele (serie di webinar)

Ricerca 
Qumran Caves Publication Project (direttore) su incarico dell’École Biblique at Archéologique Française di Gerusalemme ha il compito di realizzare la pubblicazione del final report sugli scavi archeologici alle grotte nelle vicinanze di Qumran in cui sono stati ritrovati i Rotoli del Mar Morto (in corso) 

A Material Approach to the Qumran Quest. When, How, and Why Were Dead Sea Scrolls Deposited to the Natural Caves? Progetto di ricerca individuale finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero (2021-2025). 

The Great Isaiah Scroll: A Biography (direttore) su incarico dell’Israel Museum di Gerusalemme ha il compito di condurre uno studio del Grande Rotolo di Isaia (1QIsaa) come manufatto archeologico. Project Partner Hagit Maoz, direttrice dello Shrine of the Book. Il progetto è affiliato al Cluster of Excellence ‘Understanding Written Artefacts’ (University of Hamburg).

Dispersed Qumran Caves Artefacts and Archival Sources (membro del Network, con Joan Taylor, King’s College London, e Dennis Mizzi, University of Malta) finanziato da Leverhulme Trust (2016-2019).  

Aree di interesse
Ambiente Biblico, Rotoli del mar Morto, Archeologia di Qumran, Cultura materiale del giudaismo del Secondo Tempio, Memorie cristiane in Terrasanta, Composizione dei salmi e del Salterio.